Cattive notizie dal fronte detrazioni serramenti.

A quanto pare il Senato oggi 27 giugno ha approvato velocemente (e senza modifiche) il testo del Decreto crescita che, al suo interno, contiene un provvedimento molto temuto dal settore dei serramenti.

Nella seduta di Venerdì 21 Giugno la Camera dei deputati aveva dato la sua fiducia al testo per la conversione in legge del Decreto Crescita.

Nonostante l’unanime parere negativo delle Associazioni di Categoria espresso a mezzo stampa/web e nelle varie audizioni con le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera riunite.

E nonostante la proposta di un emendamento abrogativo pervenuta da parte di numerosi parlamentari, alla fine il famigerato art. 10 sullo sconto del 50% in fattura per gli interventi eco-bonus e sisma-bonus è stato confermato.

LA VICENDA DEL DECRETO CRESCITA

Il Governo italiano ha proposto una serie di iniziative sotto forma di misure urgenti per incentivare la crescita economica e risolvere specifiche situazioni di crisi passato sotto il nome di Decreto Crescita che è stato convertito nella legge n° 58 del 28 giugno 2019.

L’art. 10, comma 1  prevede, in caso di sostituzione delle finestre, la possibilità per il soggetto beneficiario della detrazione fiscale di optare, in luogo del recupero fiscale, per uno sconto di pari importo direttamente nella fattura emessa dal fornitore che ha effettuato l’intervento.

Il serramentista dovrebbe poi recuperare successivamente la cifra scontata sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo. È data l’opzione al fornitore dei serramenti di girare a sua volta il suo credito fiscale ad uno dei suoi fornitori lasciando a lui l’onere del successivo recupero.

Entro il 30 Luglio il direttore dell’Agenzia delle Entrate dovrà emanare i decreti attuativi che indichino su quali tasse potrà essere recuperato il credito e soprattutto come andrà esercitata l’opzione “sconto in fattura”.

CHE COSA CAMBIA PER IL SERRAMENTISTA

Per farla breve, il problema è questo.

Con l’approvazione del famigerato articolo, adesso il tuo cliente privato può chiederti di scontargli il 50% dell’Ecobonus in fattura. In pratica mentre lui avrà subito il beneficio nel suo conto corrente, tu dovrai anticipare tutto come se lui avesse pagato l’importo intero, e a scalare nei prossimi anni potrai recuperare la differenza mediante il meccanismo del credito d’imposta sull’F24.

Il contributo viene infatti recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità.

Insomma: i soldi ti verranno restituiti prima o poi. Ma il problema è che non tutti i serramentisti hanno la forza finanziaria di incassare solo il 50 % del lavoro e aspettare mesi o anni per recuperare l’intera liquidità!

La novità rispetto al testo del Decreto Legge è che il fornitore che ha effettuato l’intervento, in alternativa al recupero dello sconto come credito d’imposta da usare in compensazione nei successivi 5 anni, può cedere il credito ai suoi fornitori di beni o servizi, i quali però non potranno cederlo ad altri. Viene inoltre estesa (comma 3.ter) la possibilità di cessione del credito ai fornitori o a altri soggetti privati anche nel caso di interventi Bonus Casa (finora possibile solo per l’Ecobonus e il Sismabonus).

Ora si deve aspettare il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe essere pubblicato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (oggi o domani).

Ti ricordo che lo sconto in fattura non è obbligatorio ma volontario. Questo significa che i serramentisti potrebbero unirsi e mettersi d’accordo per non dare al cliente questa possibilità.

Infatti è chiaro che se la categoria non si coalizza su una linea comune, succederà che qualcuno potrebbe cedere alle richieste del cliente e potrebbe promettergli lo sconto in fattura per portare a casa il contratto e battere in questo modo la concorrenza del collega dietro l’angolo.

Se invece tutti fossero unanimi nel negare questa possibilità ai clienti, tutto resterebbe come prima.

Ah dimenticavo.
Fai molta attenzione alle news che circolano in questi giorni sul web; soprattutto a quelle di riviste o siti non del settore. Spesso fanno confusione sulle metodologie e i bonus ai quali si applica questo sconto.

Sappi che questo delicato argomento sarà ripreso durante l’introduzione al webinar Iva, detrazioni e reverse charge del 17 e 18 luglio.

Ad oggi sul mercato ho riscontrato un solo metodo e una sola procedura che ti spiega bene come fare per districarti tra IVA e Detrazioni serramenti, due importanti competenze specialistiche del tuo settore. E’ il metodo raccontato nel Corso su IVA, detrazioni e Reverse Charge (che adesso puoi frequentare da casa in formato webinar online), dove gli specialisti dell’Accademia Ambrosi Partner ti danno in mano una vera e propria procedura pratica da seguire passo-passo per confezionare la soluzione più conveniente per il tuo cliente (e con la quale non puoi mai sbagliare!).

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Sul Decreto crescita e, in generale, sul tema delle Detrazioni serramenti, ascolta l’opinione di Paolo Ambrosi nel video qui sotto.

Che ne pensi di questo provvedimento del governo?

Si tratta di un aiuto al settore dei serramenti? Oppure è una fregatura?

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